Un incontro, presso la Ragioneria Generale dello Stato, con i nuovi Revisori contabili
Espletare il controllo contabile sui Comitati Regionali, Provinciali e Locali; verificare con periodicità trimestrale la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili; verificare la corrispondenza del bilancio alle scritture contabili con particolare riferimento all’esatto ammontare dei residui attivi e passivi; esprimere con apposita relazione un giudizio conclusivo sul Bilancio che dovrà essere trasmesso al Collegio Unico dei Revisori dei Conti della CRI e al Dipartimento Amministrazione e Finanza della CRI. Sono questi i compiti assegnati ai nuovi Revisori contabili della CRI provenienti dalla Ragioneria Generale dello Stato, secondo quanto è emerso nel corso del convegno svoltosi oggi presso il Ministero dell’Economia sul tema «Il controllo contabile nelle strutture territoriali della Croce Rossa Italiana», al quale hanno preso parte circa 260 funzionari della Ragioneria Generale dello Stato. Erano anche presenti, oltre al Ragioniere Generale dello Stato e al Presidente Nazionale della CRI, il Direttore Generale e i Capi Dipartimento della CRI, il Collegio Unico dei Revisori al completo e il Magistrato della Corte della Corte dei Conti delegato al controllo della CRI.
Lo slogan «Non utilizzare lo spadone, ma la testa», come ha suggerito l’Ispettore Generale Capo di Finanza del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, ben riassume lo spirito della riunione e della iniziativa.
Nel suo intervento Massimo Barra ha illustrato la collocazione istituzionale e politica della CRI, con i suoi originali punti di forza ma anche di debolezza, specie per le funzioni contabili, il più delle volte nei Comitati Locali affidate a Volontari non necessariamente esperti della materia.
«Contiamo su di voi – ha sottolineato Barra – per una grande opera di formazione dei nostri quadri, indispensabile per riportare la CRI a tutti i livelli ad una correttezza amministrativa e contabile ineccepibili, atta a permettere alla CRI di assolvere al meglio i suoi compiti assistenziali ed operativi».