Nei campi Rom per i quali in questi giorni si solleva l’esigenza di una maggiore sicurezza, con la proposta anche di Commissari Governativi, «la Croce Rossa Italiana è pronta ad assicurare il proprio contributo con il Corpo Militare e con le Infermiere Volontarie che potrebbero così contemperare, quali Componenti ausiliarie delle Forse Armate, l’esigenza di sicurezza con quella di assistenza umanitaria». Ad affermarlo è il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra.
«I campi Rom convivono d’altronde ormai da anni con il tessuto sociale italiano e nella stragrande maggioranza dei casi non rappresentano alcun pericolo per la nostra comunità . Una presenza »˜discreta’ della CRI – sottolinea Barra – potrebbe rappresentare anche un punto di riferimento affidabile e non discriminante nei confronti dei Rom».
«L’esperienza maturata dal personale della CRI nei Centri di Permanenza Temporanea (CPT) ha dimostrato – aggiunge il Presidente Barra – che questi obiettivi sono possibili e in molti casi, anche quando si è concluso il periodo di permanenza, molti degli ospiti hanno manifestato al Personale in servizio della Croce Rossa la loro gratitudine, dimostrando di avere recepito lo spirito e i Principi Fondamentali del nostro Movimento Internazionale ed anche le regole del vivere civile».