IL DISCORSO DEL COMMISSARIO ROSATI
Quest’anno, nel quale si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia, il nostro Comitato Fiorentino compie i suoi 147 anni di vita, una vita trascorsa da sempre accanto ai più vulnerabili.
Gli ultimi anni sono stati anni di grandi prove, che ci hanno visti impegnati su tanti fronti. I più noti: la lunga emergenza in Abruzzo, i 6 mesi di missione umanitaria internazionale per l’accoglienza del cittadino afgano ferito dai talebani, poi la prima linea – proprio negli ultimi mesi – a fianco degli immigrati nei campi di accoglienza di Mineo e perfino in Tunisia. I miei volontari, e lo dico con un certo orgoglio, non si sono tirati indietro davanti a niente di tutto questo.
Ma la vita del nostro comitato non è fatta solo degli eventi che finiscono sui giornali e che stanno sotto gli occhi di tutti. Il valore del nostro lavoro è nascosto nelle piccole cose, quelle di cui pochi sanno, ma che fanno la differenza per coloro che ricevono il nostro aiuto. Per questo voglio ricordare, per esempio, l’instancabile servizio dei volontari del Meyer sempre vicini ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, quello dei ragazzi dell’Istituto Penale Minorile e quello dell’Unità di Strada che continua a seguire, anche ad inverno finito, i suoi senza dimora. Ogni testa e ogni mano del Comitato Locale fanno la differenza. La fanno infatti i volontari sull’ambulanza, la fanno quelli che si occupano della Protezione Civile, il Gruppo Teatro, gli Opsa, l’Unità Cinofila, chi fa i trasporti sociali e le volontarie che si dedicano con dedizione ai bisognosi e ai meno abbienti dando loro ciò che serve. La fanno, in sostanza, tutti coloro che regalando parte del proprio tempo hanno formato la grande forza che siamo oggi. I nostri numeri sono sempre in crescendo: i corsi di arruolamento hanno liste di attesa in ogni sessione, i volontari sono sempre di più. La Delta solo per il 2010 ha eseguito 5313 servizi. Le nostre attività si stanno espandendo a macchia d’olio investendo sempre più settori e insediandosi finalmente in maniera decisiva anche nel tessuto cittadino, conservando comunque quella preparazione e quella una professionalità che ci caratterizzano e per le quali raccogliamo costantemente apprezzamenti da tutti.
Sicuramente molti di voi sanno che una settimana fa avevo rassegnato le mie dimissioni. Forse non tutti sono al corrente però di quali siano state le ragioni per cui le ho ritirate a distanza di così pochi giorni. Si è trattato di emozioni, di affetti, di soddisfazioni. Di parole di amici e persone che mi hanno fatto capire quanto sia stato significativo il percorso che il Comitato ha fatto dall’anno della sua nascita, nel 2003, ad oggi e che io stesso ho avuto l’onore e l’onere di presenziare per tutto questo tempo. Ho avuto modo di riflettere sul valore del nostro impegno, di realizzare che quello che stiamo costruendo tutti insieme fa e farà ancora la differenza. Per questa ragione non ci dobbiamo e non ci possiamo fermare, dobbiamo andare sempre avanti, tutti insieme con rinnovata forza ed entusiasmo.
Ringrazio di cuore tutti i miei volontari, gli ispettori di componente e i miei collaboratori che quotidianamente mi sostengono nella realizzazione di questi successi e che malgrado la fatica non si scoraggiano mai.
E’ solo grazie a loro che sono ancora qui e che sono fiero di esserci.
Il Commissario del Comitato Locale di Firenze
Federico Rosati