L’appello per i 72.5 milioni di dollari americani lanciato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, cifra coperta ad ora per il 73%, consentirà alla Società della Mezzaluna Rossa del Pakistan (PRCS) di assistere per i prossimi 18 mesi 130,000 famiglie (910,000 persone). Il Comitato Internazionale della Croce Rossa fornirà inoltre supporto a 150,000 famiglie, attivando un totale di 300,000 operatori, incluso il supporto delle Società Nazionali presenti in questo momento in Pakistan. Le acque alluvionali si stanno ritirando, i superstiti (circa il 20 per cento) stanno lentamente tornando alle proprie case danneggiate/distrutte. Il numero di case danneggiate è salito a più di 1.9 milioni. Secondo le ultime cifre fornite dall’Autorità Nazionale di Gestione dei Disastri un pakistano su nove è significativamente colpito dalle inondazioni. I bisogni più urgenti restano: rifugi, cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria d’emergenza, ma per provvedere alle necessità a breve termine sono necessari più soldi. La Croce Rossa si sta attualmente attivando per assicurare rifugi provvisori e/o d’emergenza nelle aree accessibili e provvedere alla distribuzione di materiali da rifugio quali tende, teli di plastica, funi, strumenti comuni e kit per la pulizia.
La malnutrizione è una preoccupazione crescente e reale. Le Nazioni Unite riportano che il 30%-50% dei bambini che arrivano ai servizi sanitari presentano sintomi di malnutrizione acuta. Le squadre ERU continuano ogni giorno a fornire milioni litri di acqua pulita, gli esperti dei servizi igienico sanitari, intanto, procedono a testare la qualità di fonti d’acqua preesistenti, incluse pompe e cisterne e a causa del pericolo delle malattie provocate dall’acqua non potabile resta fondamentale l’attività di promozione dell’igiene.
Dal sito cri.it
Unità mediche mobili, impegnate nelle aree colpite dalle inondazioni del Baluchistan, Khyber Pakthunkhwa (KPK), Gilgit Baltistan, Sindh e Punjab. curano migliaia di persone ogni giorno. La Mezzaluna Rossa è preoccupata per la situazione sanitaria, particolarmente nel sud, dove le acque alluvionali contaminate, combinate con l’accesso limitato ad acqua potabile, e servizi igienici inadeguati, espongono le comunità ad alto rischio di malattie trasmissibili. Dal 31 luglio 110,000 persone, delle quali il 41% sono bambini, hanno ricevuto cure attraverso le unità mediche della Mezzaluna Rossa pakistana.
Più di 5 milioni di acri di grano sono andati perduti durante le inondazioni, urgono finanziamenti per l’acquisto di semi e fertilizzanti per assicurare che il grano possa essere seminato durante questa stagione, e prima che inizi l’inverno. Un piano di ripresa è in corso di preparazione per assicurare alle comunità di avere il supporto a lungo termine di cui avranno bisogno una volta terminata la fase delle operazioni di emergenza. Ci vorranno perಠmolti anni prima che si possa parlare di ripresa del Paese.
La risposta che il Movimento Internazionale sta fornendo a questo disastro è molto ampia: 37 Società Nazionali stanno lavorando insieme alla FICR e al CICR per supportare la PRCS nella fornitura di beni alimentari e non, a centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini.