Area 2 . Sociale

Il Comitato di Firenze si occupa annualmente della distribuzione dei viveri ed aiuti agli indigenti che gravitano sulla città di Firenze.
Annualmente presso la nostre sede vengono assistite circa 700 persone pari ad un numero medio di 15 persone al giorno con una apertura annuale della sturttra di circa 260 giorni. Per l’anno corrente il Comitato distribuirà 156 quintali di alimenti forniti dall’Agenzia per l’Erogazione Agricola ripartiti tra biscotti, pasta, formaggio, latte, riso, burro ecc.
Quattro volte l’anno (circa) vengono distribuiti dai volontari Area 2 gli alimenti donati dalla AGEA a 470 famiglie bisognose del territorio fiorentino.

Sportello di ascolto

Il Comitato di Firenze, in ottemperanza alle nuove linee guida della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ispirandosi ai Sette Principi Fondamentali e al valore umano, ha organizzato uno Sportello di Ascolto aperto a tutta la cittadinanza dal lunedì al venerdì ore 10 – 13 per rispondere a varie situazioni di bisogno e di difficoltà. Tutto il lavoro dei volontari della Croce Rossa, formati con il corso per Operatore Sociale Generico, si concentra nella possibilità di dare a ciascun essere umano una vita dignitosa e sana. A tale scopo sono impegnati quotidianamente, cinque volontari che si relazionano con il Comune, gli Assistenti Sociali di territorio e altre reti di assistenza.
Le attività dell’Area 2 vengono supportate dal fund-raising degli stessi volontari che possono quindi affrontare il pagamento di utenze, apparecchi sanitari, medicinali, libri. Relativamente i libri scolastici è in essere dal 2014 un progetto per una integrazione scolastica effettiva volta ad alunni stranieri ed italiani.
Per tutte le informazioni è possibile contattare il Delegato per le Attività Sociali, Anna Marsili Libelli, a questa mail: attivita.sociali@crifirenze.it

Negozio CRI

È in funzione un punto vendita ad offerta di indumenti ed oggetti vari, di seconda mano donati.
Apertura il lunedì e il sabato dalle ore 9 alle 12:30.

I Volontari della Croce Rossa Italiana, già da qualche anno, si impegnano a ridurre le sofferenze di chi si trova in stato di vulnerabilità mediante lo strumento della clownerie. Portando nelle strutture ospedaliere, centri diurni, rsa, il sorriso ed il divertimento, componenti naturali della vita ma spesso trascurati nella frenetica routine ospedaliera, il potere terapeutico del buonumore può essere usato come un vero e proprio trattamento medico ovvero la Clown Terapia.


Vestendo i panni del Clown, i Volontari della C.R.I.:
Operano nel settore socio-assistenziale e sanitario, con il chiaro intento di alleviare la sofferenza delle persone e migliorare la qualità della vita dei soggetti in condizione di disagio e vulnerabilità;
Operano in contesti di disagio sociale o fisico, sdrammatizzando, ironizzando, utilizzando le tecniche della clown terapia, per ridurre la percezione dolorosa, prevenire il peggioramento delle condizioni di salute, dovuto a depressione, tristezza, senso di solitudine e abbandono;
– Svolgono la loro attività intervenendo su tutto il contesto di vita del soggetto vulnerabile (famiglia, rete di amicizie, medici e operatori sanitari), nella consapevolezza che, per ottenere risultati efficaci, è necessario avere una “comprensione olistica” della persona, trattandola e supportandola nella sua interezza, considerandone la sfera biologica, psicologica e sociale.

Il Volontario-Clown di C.R.I. è un utile strumento di facilitazione dei rapporti tra le persone e può essere considerato, nella sua attività, un esempio che incarna i Principi ed i Valori del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

I principali contesti operativi dove rivolge la propria azione sono:
– Corsie di degenza in ospedali, case di cura, residenze sanitarie assistite, ospedali militari;
– Centri sociali e di assistenza per anziani, persone senza fissa dimora, etc.;
– Comunità alloggio e centri diurni di assistenza sociale;
– Scuole e luoghi del servizio educativo in genere;
– Contesti sociali critici (quartieri a rischio, luoghi di emarginazione sociale, campi di accoglienza, comunità interculturali, ecc.);
– Emergenze di Protezione Civile;
– Missioni umanitarie.

Qualora si voglia entrare a far parte del gruppo di Volontari-Clown C.R.I. la formazione si articola in due step successivi, al termine dei quali, ed ivi compresa la partecipazione a tutte le attività di tirocinio, si consegue la qualifica di Clown Dottore.
Il primo step di formazione è volto ad acquisire la qualifica di Operatore del Sorriso, figura che lavora insieme ad altri Volontari e fa interventi di animazione per bambini, anziani, diversamente abili, tutti in contesti particolari ma non particolarmente critici, compreso quello ospedaliero. L’Operatore del Sorriso lavora in staff con i Clown Dottori, ma non è protagonista degli interventi.
Il secondo step di formazione è volto ad acquisire la qualifica di Clown Dottore che lavora, in tutti gli ambiti di intervento previsti, in equipe, sia per rivolgere le attenzioni a tutto l’ambiente nel quale sta operando, sia per sostenersi vicendevolmente nei momenti critici dell’azione. Il Clown Dottore svolge interventi di tipo terapeutico e si occupa dell’accompagnamento degli Operatori del sorriso nelle prime attività del tirocinio, supervisionando il gruppo durante il I step. Per questa ragione il suo percorso formativo è piuttosto lungo e impegnativo.

Coordinatore per le Attività di Clownerie
Claudio Casini
clownerie@crifirenze.it

Organizziamo periodicamente eventi di raccolta fondi per sostenere le attività a favore dei bisognosi e degli indigenti. Appuntamenti fissi sono il Mercato di Primavera, che ospitiamo all’ interno della nostra sede in Lungarno Soderini, e il Mercato di Natale. Durante l’anno facciamo fundraising organizzando anche eventi e tornei pomeridiani.


Abbiamo anche una piccola boutique solidale con articoli second hand e capi ed accessori vintage in Borgo San Frediano, aperto il lunedì e il sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30. L’intero ricavato della vendita è destinato alle nostre attività benefiche.

Il Progetto Div.I (Divertirsi Insieme) nasce nella primavera del 2006 da una comune idea del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana e l’Istituto Penale per Minorenni “Giampaolo Meucci” sito nella medesima città.

Tale iniziativa risponde al Protocollo di Intesa tra la Croce Rossa Italiana ed il Ministero della Giustizia, Dipartimento di Giustizia Minorile, rinnovato il 27 marzo 2006, che riconosce ufficialmente nelle due istituzioni il perseguimento di comuni intenti di solidarietà in favore dei minori che vivono in situazioni di marginalità e devianza, sovente sottoposti a provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Questa condivisione di obiettivi e la conseguente legittimazione di una proficua collaborazione tra i due Enti si evince immediatamente nei Principi Fondamentali della nostra Associazione. La linea ideologica, pedagogica ed operativa entra in perfetta sintonia con il sistema normativo italiano vigente, in merito alle finalità ed al trattamento penitenziario minorile. Si rintraccia quindi il superamento di una concezione punitiva della pena detentiva a favore di una filosofia rieducativa che punta alla valorizzazione dei ragazzi e alla scoperta dei loro talenti inespressi che possono essere incanalati in direzione di un nuovo schema di vita che consenta una reintegrazione nella società. Entrando più in merito alla nostra azione di intervento, gli obiettivi già raggiunti e quelli che si intende perseguire con il nostro lavoro sono volte a far sì che la carcerazione non venga subita passivamente dai ragazzi ma sia anche una occasione per crescere e cambiare, così da ridurre i rischi di recidive.

Oltre alle attività ludico-ricreative garantite ogni domenica, il Comitato di Firenze cura altri due importati servizi, importanti per il percorso di vita dei ragazzi dell’Istituto: -Trasferimenti dall’Istituto per Minorenni Meucci alle Comunità di destinazione: una volta scontata la pena nella struttura penitenziaria, il ragazzo viene indirizzato dal Giudice verso una Comunità (comunale o ministeriale) che si occuperà di seguire il processo di integrazione nella società. La messa alla prova è uno degli istituti previsti dal Codice di Procedura Penale Minorile approvato con il DPR 448/88 che prevede una serie di misure sostitutive alla struttura dell’Istituto Penale per Minori; infatti, offre al minore una reale esperienza formativa di recupero, svolgendo servizio di volontariato all’interno di un contesto associativo che lo metta di fronte a obiettivi di solidarietà sociale.

I ragazzi accolti, finora per un periodo di 5 mesi, sono impegnati in compiti di segreteria e di manutenzione della struttura del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana, nonché nel sostegno nell’organizzazione logistica delle giornate in piazza a scopo promozionale.

Ulteriore approfondimento: “I Pionieri della Toscana e la sfida dei minori a rischio

Per informazioni
ipm@crifirenze.it

La «compagnia» nasce nel 2005 grazie alla passione per le commedie leggere in vernacolo fiorentino di alcuni Volontari del Soccorso, che ebbero l’idea di allestire brevi spettacoli da proporre agli ospiti delle Case di Riposo di Firenze.

Inizia così un’esperienza collettiva estremamente divertente poichà© le situazioni comiche e le gaffe che si creano nei momenti di preparazione e di prova non si contano, e sono parte integrante del gioco. Grazie a questo progetto è possibile confrontarsi con il teatro, un’opportunità  che per la maggior parte dei componenti del gruppo è del tutto nuova. Si tratta, infatti, di mettere in scena una composizione equilibrata con battute e sketch leggeri, creati appositamente per un pubblico di anziani, per i quali uno spettacolo col quale ridere costituisce una movimentata novità  tra giornate spesso tutte uguali.

L’impegno costante del Gruppo Teatro in questi anni ha portato molte soddisfazioni: ha permesso una maggiore conoscenza reciproca tra volontari sviluppando un notevole spirito di gruppo e, oltre a fare un’ottima pubblicità  alla CRI, ha ricevuto il riconoscimento di tutti gli istituti dove si è esibito e soprattutto una sincera partecipazione da parte degli ospiti.

Il gruppo è aperto a tutti coloro che vorranno partecipare portando qualsiasi contributo artistico, musicale, organizzativo, senza limitazioni.

Si riunisce solitamente il martedì dalle 21.00 nei locali del Comitato di Firenze.

Tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 18, è attivo un servizio di compagnia ed ascolto ai degenti della struttura, ad opera dei Volontari del Comitato.

La Croce Rossa Italiana, già nel 2005, ha stipulato un Accordo di cooperazione strategica con il Ministero della Giustizia – Dipartimento per la giustizia minorile, allo scopo di accogliere presso le proprie strutture minori e/o giovani adulti per far svolgere loro attività socialmente utili.

L’11 gennaio 2011 tale accordo è stato rinnovato, al fine di realizzare “progetti di inserimento sociale e di formazione per minori e/o giovani adulti, sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, che prevedano percorsi socio-educativi-riabilitativi, volti a facilitarne il reinserimento sociale”.

Da diversi anni, il Comitato di Firenze si interessa di minori inseriti nel circuito penale minorile e per i quali il Tribunale dei Minorenni ha disposto una “messa alla prova” (art. 28 dpr 448/88).

La “messa alla prova” è una delle maggiori espressioni di civiltà giuridica in campo minorile, poiché consente di considerare, oltre alle legittime esigenze di difesa della collettività, l’esigenze educative del minore e la sua personalità.

Il giudice del Tribunale per i Minorenni può, quindi, disporre la sospensione del processo e la “messa alla prova” quando ritiene di dover valutare la personalità del minorenne all’esito della prova stessa (art. 28 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 448 del 1988).

Il giudice concede la messa alla prova, sulla base di un progetto elaborato dai Servizi della Giustizia Minorile, al quale il minorenne deve dare la propria adesione. Con l’ordinanza di sospensione il giudice affida il minorenne ai Servizi Minorili per gli interventi di osservazione, trattamento e sostegno, anche in collaborazione con i Servizi Sociali degli enti locali. Con il medesimo provvedimento “il giudice può impartire prescrizioni dirette a riparare le conseguenze del reato e a promuovere la conciliazione del minorenne con la persona offesa dal reato”. Decorso il periodo di sospensione, se il giudice, tenuto conto del comportamento del minorenne e dell’evoluzione della sua personalità, ritiene che la prova abbia dato esito positivo, dichiara estinto il reato, in caso contrario verrà riaperto il processo che seguirà il suo naturale corso.

Il nostro Comitato ha attualmente rinnovato la piena disponibilità a continuare in tale collaborazione, accogliendo presso le nostre strutture i minori segnalati dagli assistenti sociali dell’USSM (Uffici di servizio sociale per i minorenni), con cui siamo costantemente in contatto. Tali ragazzi verranno dunque inseriti nel Progetto “Messa alla Prova”, che è stato già elaborato e definito e che prevede che il minore sia seguito e accompagnato, da figure ben individuate, in tutto il suo percorso all’interno della Croce Rossa Italiana, in un’ottica di piena integrazione e inclusione sociale e allo scopo di contribuire allo sviluppo del suo percorso educativo e alla crescita della sua personalità.

Chi fosse interessato a partecipare e/o collaborare a tale progetto, o solo per avere informazioni al riguardo, può scrivere a map@crifirenze.it.

APPROFONDIMENTI:
Minori a rischio
Vademecum accordo strategico CRI – Dipartimento Giustizia Minorile
Accordo strategico CRI – Dipartimento Giustizia Minorile

Il servizio presso l’Ospedale Pediatrico “Meyer” cominciò in via del tutto informale nel 2001, quando venimmo contattati dai genitori di una bambina che, per motivi di lavoro e a causa della lunga degenza della figlia, non erano in grado di poter garantire una presenza costante accanto alla piccola. Allora eravamo solo 5 Volontari.
In seguito a questa esperienza, nacque l’idea di creare un vero e proprio servizio per tutti quei bambini i cui genitori, per motivi diversi, non fossero in grado di garantire una presenza costante o per essere di supporto al personale infermieristico.

Attualmente il Comitato di Firenze, con la collaborazione di altri Comitati della provincia di Firenze, Prato, Pistoia e Sansepolcro, è presente quotidianamente presso il DEA (Pronto Soccorso), in Sub Intensiva e, su richiesta dei servizi sociali dell’ospedale, in Rianimazione, TIN (Terapia Intensiva Neonatale) e in alcuni  Reparti di degenza.

Dedicati a questo servizio, oggi, siamo circa 150 Volontari, identificati con il nome GASPI (Gruppo Assistenza Spedaliera per l’Infanzia).

Cosa facciamo al DEA

Il servizio in Pronto Soccorso, ininterrotto durante tutto l’anno, consiste nella presenza quotidiana, il pomeriggio e la sera, di uno o più volontari CRI con funzioni di:

  • Compagnia, supporto, aiuto ai bambini e loro familiari nelle sale di attesa interne al DEA
  • Sorveglianza dei pazienti triagiati in codice bianco in attesa di visita e/o prestazioni di PS
  • Supporto al personale infermieristico al momento del Triage (quando richiesto)
  • Accompagnamento dei bambini, che non hanno necessità di sorveglianza infermieristica nei reparti di degenza o di diagnostica.
  • Presenza nei box visita (quando richiesto)
  • Eseguire eventuali compiti affidati dal personale infermieristico.

Cosa facciamo in Sub Intensiva,  Rianimazione e Terapia Intensiva Neonatale (TIN)
Il servizio in Sub Intensiva, ininterrotto durante tutto l’anno, consiste nella presenza quotidiana nel pomeriggio e la sera, di uno o più volontari CRI, mentre in Rianimazione e TIN, è attivato solo su richiesta della Psicologa del Meyer o della coordinatrice di reparto. Cosa facciamo?

  • Compagnia ai bambini, in assenza dei genitori, confortandoli e cercando di stabilire con loro una relazione affettiva.
  • Compagnia e supporto ai genitori, confortandoli e stabilendo con loro un rapporto di fiducia, che permetta agli stessi di trovare dei momenti di sollievo, sia fisico che morale.
  • Siamo sempre a disposizione per eventuali direttive del personale e per eseguire i compiti affidati dagli infermieri.

Cosa facciamo nei Reparti degenza
Il servizio, chiamato SOS (con attivazione anche istantanea), si svolge normalmente la sera e la notte.È solo su attivazione dei Servizi Sociali del Meyer e prevede l’assistenza ai bambini degenti in assenza dei genitori, per:

  • Fare compagnia ai bambini per confortarli e cercando di stabilire una relazione affettiva con loro.
  • Seguire le direttive ed eseguire eventuali compiti affidati dal personale infermieristico.

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I Volontari che prestano servizio presso il Meyer vengono formati con corsi specifici.
Il Volontario dona il suo tempo e il suo amore per lenire le ferite fisiche, e non solo, ai bambini e agli accompagnatori.

I Volontari si confrontano con molteplici realtà etniche e religiose, verificando sul campo l’attualità dei 7 principi di Croce Rossa Italiana:

     Umanità     Imparzialità     Neutralità     Indipendenza     Volontariato     Unità    Universalità

Il Delegato Tecnico del Comitato per il Servizio al Meyer, Pietro De Carlo è a disposizione per ogni chiarimento all’indirizzo di e-mail: pediatria@crifirenze.it.

 

Vivere un evento critico comporta sempre un coinvolgimento anche nella sfera emotiva, pertanto nelle situazioni di emergenza è fondamentale offrire alle persone colpite un supporto psicosociale. È importante ricordare che ogni evento critico si configura come una situazione di forte stress che interrompe la quotidianità e può mettere di fronte alla precarietà della propria esistenza: tale situazione comporta quindi non solo sofferenze fisiche ma anche di natura psicologica.

Il Servizio Psicosociale è composto da psicologi iscritti all’Ordine professionale e operatori psicosociali adeguatamente formati e selezionati attraverso la partecipazione a specifici corsi CRI.

Per tutti i componenti del Servizio è previsto un aggiornamento costante.
Il supporto psicosociale è rivolto a singoli individui, famiglie, comunità colpite da eventi critici e ai volontari.

OBIETTIVI
Il Servizio Psicosociale si occupa principalmente di:

  • Fornire supporto agli operatori della Croce Rossa Italiana;
  • Sostenere la popolazione coinvolta in situazioni di emergenza in cui opera la CRI;
  • Formare il personale CRI sugli aspetti psicologici e sociali esperibili in contesti critici.

II supporto al personale è importante sia in un’ottica di prevenzione, in quanto i volontari sono essi stessi esposti ad eventi potenzialmente stressanti e traumatici, sia nell’ottica dell’assistenza e del supporto alla persona attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie dinamiche emotive.

Nel caso di maxi-emergenze I’intervento del Servizio Psicosociale è rivolto alla popolazione colpita offrendo  un sostegno alle persone in un momento di disagio e sofferenza con la prospettiva di reintegrarle all’interno della comunità di appartenenza. L’intervento si sviluppa in un costante dialogo con la comunità, cercando di  attivare Ie risorse presenti al fine di ristabilire una nuova condizione di equilibrio.

Si mantiene comunque sempre un’attenzione anche al volontario che potrebbe subire gli effetti stressanti legati al contesto e alla sofferenza in cui si trova ad operare; a tal proposito si possono attivare gruppi di defusing e/o debriefing per offrire uno spazio di confronto e “decompressione” dalle fatiche emotivo-psicologiche.

LE ATTIVITÀ SE.P.

Il Servizio Psicosociale coopera con gli altri Servizi CRI sul territorio fiorentino, tra questi:
– Ospedale Pediatrico Meyer – Reparto di Sub Intensiva
– Unità di Strada (UdS)
– Istituto Penale Minorile (IPM)
– Maxi-eventi

In questi anni il Servizio Psicosociale è intervenuto anche in contesti di maxi-emergenze, quali:
– Sisma Abruzzo 2009
– Disastro Ferroviario Viareggio 2009
– Centro Accoglienza Migranti Marina di Massa 2011
– Sisma Emilia 2012
– Alluvione Grossetano 2012

CONTATTI
Per ulteriori informazioni sul Servizio Psicosociale: servizio.psicosociale@crifirenze.it

 

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La missione dell’ Unità di Strada è quella di aiutare i Senza Dimora della città attraverso diverse metodologie di intervento.
Distribuiamo beni di prima necessità come coperte, bevande, e viveri di vario genere.
Abbiamo la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia con le persone che incontriamo sia parlando con loro che, soprattutto, ascoltandole. Cerchiamo di conoscere la loro storia e capire di cosa hanno bisogno. Diamo informazioni su mense e strutture di accoglienza e cerchiamo di fare da ponte con le istituzioni e con le altre associazioni che operano nell’ambito dell’inclusione sociale.
Assistenza Sanitaria
L’UdS offre anche attività di primo soccorso con l’effettuazione di medicazioni semplici, oltre a fornire informazioni sulle strutture sanitarie e sulle modalità di reperimento dei documenti necessari per l’accesso alle cure mediche.
A cadenza mensile, vengono effettuate uscite con medico ed ambulanza offrendo ai senza fissa dimora la possibilità di farsi visitare ed avere accesso ai farmaci necessari.
Mail di riferimento: unita.strada@crifirenze.it


per segnalazioni: unita.strada@crifirenze.it