Parole scritte di getto da una volontaria del nostro Comitato per descrivere le sue emozioni al rientro da un servizio sulla Delta 01.
Un sorriso, un soccorso
Una carezza, una mano calda,
che trasmette tutto quello che c’è qui dentro,
a te,
innocua figura sconosciuta,
bisognosa del mio sorriso,
bisognosa del mio aiuto,
di una mia parola, di una mia speranza per te.
Sentirsi vivi,
quando con un unico sol sorriso,
con un unico fievole sguardo,
senti ritrasmessa a te,
la forza che hai comunicato,
la forza che hai sviscerato da te,
a lei,
a quella piccola figura sconosciuta.
Un flusso costante,
dalla tua alla sua mano,
un flusso di forti scosse,
forti emozioni,
che ti proiettano inevitabilmente,
a sentirti parte di lei,
a provare le sue emozioni,
e a far sentire a lei,
quello che c’è dentro te,
sentirsi scoperti,
perché quel contatto,
ha trasmesso anche tutte le tue paure,
tutto il tuo passato,
tutto quello che era ben custodito,
segreto,
nel tuo cuore.
Lei si,
la piccola, innocua, figura sconosciuta,
è riuscita a scoprirti,
e scoprendoti,
è riuscita a sorriderti,
e a non aver più paura, di essere incompresa.
Sta meglio,
ma la tua mano la vuole ancora vicina alla sua.
Un bacio,
una carezza,
e poi più niente,
ognuno torna alla sua realtà,
senza che mai,
mai più,
l’innocua figura sconosciuta,
riveda il suo piccolo soccorritore di una mattina.
Livia
Febbraio 2011