Riunione presso la Prefettura di Roma il 6 giugno per l’inizio delle attività nei campi Rom a seguito del Decreto di Nomina dei Commissari per l’emergenza Rom
La CRI era rappresentata dal Presidente Nazionale, dal Presidente del Comitato Regionale Lazio e dal Presidente del Comitato Provinciale Roma.
Dal 15 giugno al 15 ottobre alla Associazione è stato affidato il compito di effettuare la rilevazione e il censimento di tutti i Rom presenti a Roma e nelle altre province del Lazio interessate. Si calcola che solo a Roma e Provincia si tratti di oltre 10.000 persone.
Contemporaneamente al censimento, la CRI inizierà azioni di assistenza in favore di quelle popolazioni. Il Presidente Nazionale ha sottolineato l’importanza di tale primo esperimento che, se avrà successo, potrà essere esportato in tutta Italia. «Queste attività », ha detto Massimo Barra, «sono perfettamente in linea col ruolo della CRI come intermediario neutro, ausiliario dei pubblici poteri e con il goal 3 della Federazione Internazionale di aiutare i marginali nel diventare protagonisti del loro riscatto. Il fascino protettore dell’Emblema riconosciuto tanto dagli emarginati quanto dalle Autorità ci permetterà di portare a termine il compito con ricadute positive per la convivenza civile».