Censimento realizzato a gennaio: 400 vivono in strada e 1.200 nei dormitori. «Una cifra lontana da quella pubblicata sui giornali»
A Milano ci sono ben 1.600 i clochard: 400 in strada e 1.200 nei dormitori. I numeri sono della Croce Rossa, che ha censito i clochard presenti in città nel mese di gennaio. Una cifra che, anche aggiungendo i 1.600 senzatetto che dormono nelle aree dismesse, per la stragrande maggioranza rom o cittadini stranieri irregolari, non si avvicina affatto al numero di 5mila di cui si è scritto sui giornali.
NUMERI – «Siamo rimasti molto sorpresi nel leggere i dati riportati sui giornali. Soprattutto non si è capito il confine territoriale – dice il presidente della Croce Rossa provinciale, Alberto Bruno -. Infatti, se si parla di Milano città , quelli non possono essere i numeri e, se si parla di territorio della provincia, allora bisogna ricordarci che parliamo di quasi 200 Comuni e di circa quattro milioni di abitanti e la cifra dei senzatetto è ben più alta». Alberto Bruno è ideatore del progetto «La Cir per i clochard» che, ogni sera dell’anno, da gennaio 2001, assiste centinaia di senza fissa dimora di Milano offrendo loro generi di conforto, coperte e sacchi a pelo.
METODO – Durante la settimana del 14-19 gennaio, la Croce Rossa ha impiegato circa 300 operatori, di cui 240 volontari, e oltre 50 mezzi, tra vetture, ambulanze e pulmini per compiere il censimento, un’iniziativa senza precedenti in Italia. Milano è stata divisa in 65 aree e il lavoro suddiviso in quattro giornate. Volontari e ricercatori hanno in primo luogo individuato i clochard che dormivano in strada e la sera dopo li hanno intervistati compilando un questionario. La terza sera hanno registrato i senzatetto alloggiati nei dormitori, la quarta quelli che dormono nelle aree dimesse. I dati sono stati aggregati da ricercatori della Bocconi e verranno presentati nel dettaglio i prossimi giorni.