I volontari: “Abbiamo scelto di vivere impegnandoci nel volontariato, per la nostra comunità. Non è giusto che pur seguendo alla lettera i protocolli oggi siamo qui. Siamo vicini al dolore della famiglia Magherini”.“La notizia del rinvio a giudizio nei confronti di tre nostri volontari ci ha lasciato amareggiati, pur comprendendo la necessità per il giudice di arrivare alla fase dibattimentale per entrare nel merito della questione.Perché seppure siamo vicini, come abbiamo più volte espresso, alla famiglia di Riccardo Magherini, è nostro dovere puntare al raggiungimento della verità, ribadendo l’innocenza dei nostri volontari in servizio in quella tragica notte del 3 marzo 2014. L’equipaggio infatti,che intervenne su chiamata degli stessi Carabinieri, non è personale sanitario e si è attenuto all’ordine degli uomini dell’Arma di non avvicinarsi al paziente nell’attesa dell’arrivo del medico così come prevedono i protocolli in materia di sicurezza”.